Il Puccini di Firenze annuncia la Stagione 2022
di Luciano Uggè
Sembra che, nonostante tutto, la fiducia stia ritornando, sia tra gli operatori teatrali sia, soprattutto, tra gli spettatori che, in autunno, hanno ripreso a frequentare i luoghi della cultura – dai musei ai cinema e ai teatri, fino alle biblioteche e alle gallerie d’arte.
A Firenze il clima pare ancora più effervescente e si annunciano Stagioni assai ricche, viste anche le produzioni degli ultimi due anni, saltate a causa delle restrizioni al settore.
Iniziamo il nostro personale tour fiorentino con il Teatro Puccini del quale segnaleremo solamente alcuni tra i tanti titoli in Cartellone.
L’8 marzo, per la Giornata Internazionale della Donna, tornerà in scena I monologhi della vagina – un one woman show firmato nel 1996 da Eve Ensler che, sul palco fiorentino, vedrà in scena quattro interpreti – Enrica Pecchioli, Vania Rotondi, Elena Talenti e Valentina Testoni – nella rilettura registica di Massimo Alì. Un’altra donna, protagonista il 25 e 26 marzo, in Se non posso ballare… non è la mia rivoluzione, per la regia di Serena Sinigaglia: oltre un centinaio di ritratti al femminile di scrittrici, politiche, scienziate, filosofe, poetesse e rivoluzionarie che hanno contribuito a cambiare il mondo – e a dare voce e corpo a tutte e a ognuna, Lella Costa. E infine ancora una donna, sempre a marzo (il 22 per la precisione), Silvia Gallerano splendida protagonista di La Merda di Christian Ceresoli, che applaudimmo ormai dieci anni fa a Teatro i (https://teatro.persinsala.it/la-merda-decalogo-del-disgusto-1/5141/). Resta intatta la forza del suo contenuto, soprattutto dopo gli ultimi due anni in cui la sottocultura mediatico-televisiva oltre a produrre spazzatura si è dedicata a terrorizzare e dividere gli italiani.
Già in febbraio, comunque, al Puccini saranno ospitati alcuni titoli da non farsi sfuggire. Il 4 e il 5, Alessandro Benvenuti saprà farci ridere riflettendo o riflettere ridendo (come sua abitudine) con Panico ma rosa – Diario del tempo sospeso (al Teatro Romano di Fiesole, nel 2020, avevamo visto il ‘primo step’ e, nell’immediatezza di quei giorni ancora poco decifrabili nella loro complessità e portata, Benvenuti era già riuscito a costruire una trama comica intessuta su un ordito drammatico: https://www.inthenet.eu/2020/09/11/panico-ma-rosa-dal-diario-di-un-non-intubabile/). La settimana successiva (l’11 e il 12 febbraio), la corrosività di Carrozzeria Orfeo salirà sul palco con il nuovo testo di Gabriele Di Luca, Miracoli Metropolitani – ci attendiamo un nuovo Thanks for vaselina. Mentre il capolavoro di Alessandro Serra, il pluripremiato Macbettu (https://teatro.persinsala.it/spettatori-e-artisti-un-incontro-magico-festival-dello-spettatore-2018/52579/), nuovamente in tournée, sarà in scena dal 24 al 26 febbraio.
Due esempi di eccellente teatro italiano di narrazione saranno protagonisti sempre a marzo. Iniziamo da un anniversario che non si può dimenticare: il 5 marzo 1922 nasceva il filosofo, scrittore, poeta, saggista e cineasta, ma soprattutto intellettuale (magari con la I maiuscola) Pier Paolo Pasolini. A chiedersi e a chiederci cosa resti di vivo e vibrante del suo pensiero, del suo agire politico e di quella sua coerenza intransigente che lo ha portato a essere sempre onesto con se stesso ma inviso a tutti i poteri forti (e soprattutto al bacchettone e retrivo Partito Comunista Italiano), Ascanio Celestini con Museo Pasolini, il 31 marzo e il 1° aprile. Ad accompagnarlo sul palco Gianluca Casadei, che abbiamo visto e applaudito anche in I parassiti, su questo stesso palco lo scorso 7 dicembre. Il 12 e 13 marzo, invece, sarà la volta di Marco Paolini (che ha acquisito la sua notorietà con la vibrante denuncia de Il racconto del Vajont per la regia di Gabriele Vacis), sotto i riflettori del Puccini con SANI! Teatro fra parentesi.
Chiudiamo questa carrellata che, ribadiamo, non esaurisce il ricco Cartellone del teatro fiorentino, con Familie Flöz già ospiti nel 2018 con Teatro Delusio (https://teatro.persinsala.it/teatro-delusio/46477/) e che, dall’8 al 10 aprile, porteranno in scena Feste.
E che sia veramente una festa, per il teatro e per la vita!
venerdì, 14 gennaio 2022
In copertina: L’immagine della Stagione del Teatro Puccini.