V edizione per il Festival di danza e letteratura, ospite al Teatro delle Arti di Firenze
di Simona Maria Frigerio
Idea affascinante quella di farsi ispirare dalla parola per traslarla in altro medium artistico. Può farlo la pittura – pensiamo alla costruzione della composizione manierista, complessa quanto un romanzo; il cinema, ovviamente – non solamente trasponendo racconti e personaggi ma, ad esempio, con Jean-Pierre Léaud nel ruolo di Antoine Doinel, alter ego di Truffaut, in costante relazione con la scrittura in cinque opere del Maestro della Nouvelle Vague; e ovviamente la danza – anche aldilà di Pina Bausch.
Sul palco del Teatro dell’Arte ecco quindi alzarsi il sipario su Intimo Abitare
di e con Anna Balducci, un assolo che pare ispirarsi più a una fragilità intrinsecamente personale che non a un testo o a una corrente letteraria precisi. Piccoli gesti nello spazio. Scelta musicale in sintonia ma, aldilà della suggestione – a tratti, mancano l’apporto di una coreografia strutturata e di un’idea forte.
A seguire Dancehaus Company presenta 24,42 Vegliate dunque dove, al contrario, a parte il gioco di luci con la torcia non sempre preciso e incisivo e i costumi che rimandano solo vagamente all’ascesi monacale e più alle arti marziali, la matrice coreografica risulta ben delineata e su questa scorre conseguentemente, e senza sbavature, la narrazione. Molto bello e ottimamente illuminato il tableau vivant iniziale – una Pietà decisamente manierista. Gesti significanti che restituiscono significati, come la danza dovrebbe fare perché in grado di sostituire la parola coi suoi propri mezzi. Leggero disguido nel finale con la musica non appropriatamente gestita.
In chiusura, Francesca Selva con Oppio 2.0 la quale, più che rimandare al mito di Demetra, rimanda forse involontariamente a quello di Leda e il cigno. Anche in questo assolo latita la spinta coesiva del coreografo e il gesto si spreca nello spazio – soprattutto nella parte senza accompagnamento musicale. Nel finale, al contrario, si avverte una buona consonanza tra corpo e brano di sottofondo – soprattutto a livello emotivo.
Le performance sono andate in scena nell’ambito di Moving Stories Festival:
Festival di danza e letteratura – V edizione
venerdì 19 novembre 2021, ore 21.00
Teatro delle Arti
via Giacomo Matteotti, 8 – Lastra a Signa (FI)
Compagnia degli Istanti/Compagnia Simona Bucci (Firenze) presenta:
Intimo Abitare
di e con Anna Balducci
a seguire:
Dancehaus Company (Milano) presenta:
24,42 Vegliate dunque
di Matteo Bittante
a seguire:
Francesca Selva presenta:
Oppio 2.0
Venerdì, 24 dicembre 2021
In copertina: Foto di Felicia Ruiz da Pixabay.