di Lucia Mazzilli
L’ ESA’s Global Development Assistance Programme, il programma di assistenza allo sviluppo globale, attivato dagli Stati membri dell’ESA a Space19+ (il consiglio ministeriale che si riunisce ogni 2 o 3 anni allo scopo di decidere programmi e fondi e che si è svolto l’ultima volta nel novembre 2019), ha dato il via alla sua prima azione rivolta allo sviluppo delle informazioni satellitari tempestive della Terra nel settore tematico della “resilienza ai disastri”.
Osservazioni tempestive e precise che coprono continuamente vaste aree spaziali in qualsiasi parte del globo, costituiscono infatti uno strumento prezioso in grado di supportare le diverse fasi della gestione dei disastri, la riduzione dei rischi, l’allerta e la risposta. “Le informazioni sull’osservazione della terra ci aiutano a comprendere il livello di esposizione al rischio che abbiamo in una regione, oltre a valutare cosa succede dopo un disastro”, ha affermato Anna Wellenstein, direttore regionale della Banca mondiale per lo sviluppo sostenibile in America Latina e Caraibi.
L’osservazione della Terra può prevedere e anticipare determinati rischi come inondazioni o tempeste, in particolare attraverso l’uso di satelliti meteorologici ad alta frequenza e satelliti ad alta risoluzione in orbita terrestre bassa come le missioni Sentinel del programma Copernicus dell’ESA. Inoltre, aiuta a comprendere meglio gli eventi a insorgenza lenta come la siccità, poiché consente di monitorare i cambiamenti nel medio e lungo periodo e di identificarne le tendenze.
L’indagine satellitare è anche utile nella valutazione dei potenziali impatti in caso di calamità naturali e nella comprensione della vulnerabilità di una popolazione a molteplici rischi. Fornisce inoltre servizi di emergenza e informazioni sulle aree danneggiate subito dopo un disastro, attraverso meccanismi come l’International Charter Space and Major Disasters e il Copernicus Emergency Management Service (EMS). Può, inoltre, supportare le fasi di ricostruzione e risposta ai disastri attraverso valutazioni rapide dei danni e monitoraggi dei progressi nel recupero delle aree colpite.
Nel campo della resilienza ai disastri, l’obiettivo principale del programma di assistenza allo sviluppo globale dell’ESA è la mappatura dei pericoli, dell’esposizione e della vulnerabilità, al fine di soddisfare meglio i requisiti di informazione delle istituzioni finanziarie internazionali e delle parti interessate allo sviluppo. Per raggiungere questo obiettivo, l’ESA ha ingaggiato un consorzio di nove fornitori europei specializzati nell’osservazione della Terra per collaborare con la Banca mondiale e la Banca asiatica per lo sviluppo, con l’obiettivo di rafforzare la resilienza ai disastri dei Paesi in via di sviluppo. I fornitori sono Spagna, Italia, Lussemburgo, Austria, Germania, Repubblica Ceca e Regno Unito.
La tecnologia elettiva che viene usata in questo tipo di analisi è l’indagine basata su immagini SAR (Radar ad apertura sintetica). Combinando immagini SAR a immagini ottiche è possibile prevedere e monitorare i danni derivati dalle inondazioni e ricavare informazioni geografiche sul pericolo e sul suo impatto. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, inondazioni hanno colpito più di due miliardi di persone in tutto il mondo tra il 1998 e il 2017, un’emergenza quindi, che non può essere assolutamente trascurata. Lo studio delle inondazioni è uno degli obiettivi principi del progetto ESA insieme a tanti altri temi quali sostenibilità urbana, resilienza climatica, ambiente marino e blue economy, agricoltura, risorse idriche, energie pulite.
L’immagine mostra la mappatura della frequenza delle inondazioni in Myanmar, rilevata utilizzando i dati della missione Copernicus Sentinel-1. Le aree scure rappresentano corpi idrici permanenti o campi frequentemente o sempre coperti dall’acqua, per esempio le risaie. Le diverse sfumature di blu rappresentano la frequenza degli eventi alluvionali stimata dall’archivio dati di Copernicus Sentinel-1 (azzurro: meno frequente; blu scuro: più frequente).
Copernicus Sentinel data (2021), processed by LIST
per ulteriori informazioni:
https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Directorates/Observing_the_Earth/(result_type)/images
Venerdì, 24 dicembre 2021