di Lucia Mazzilli
Isla Mujeres, l’Isola delle donne, davanti alla costa nord-orientale della penisola di Yucatán, è lunga soli 7 chilometri e larga 650 metri. Fu scoperta nel 1517 dal conquistatore spagnolo Francisco Hernández de Córdova che per primo esplorò penisola dello Yucatán e conobbe la civiltà Maya. Il suo nome deriva dalle numerose statue femminili presenti vicino al tempio dedicato alla dea maya della fecondità Ixchel. Tante le versioni del mito legato a Ixchel, ma la costante è il suo legame con la nascita e la salute. Dea della medicina, della generazione dei figli, Ixchel viene invocata durante il parto; presente fin dai tempi classici della cultura Maja, è identificata con la dea O del codice di Dresda dove viene raffigurata come una donna anziana con orecchie di giaguaro.
Che Ixchel continui a proteggere le donne nello Yucatán, in tutto il Messico e in tutto il mondo.
Attualmente Isla Mujeres è una meta turistica ambita per la bellezza naturale e molto apprezzata dagli appassionati di snorkeling.
L’immagine, realizzata dalla missione Copernicus Sentinel-2 il 16 aprile 2021, mostra l’area intono alla città di Cancún (nello Stato di Quintana Roo, nel Messico meridionale), che si affaccia sul mar dei Caraibi. Isla Mujeres è indicata da una freccia. Cancún si estende in parte sulla terraferma, in parte su un’isola lunga 22 km, la cui forma ricorda il numero sette, dove sono concentrati gli alberghi e le strutture turistiche. Due ponti uniscono la zona insulare a quella continentale.
L’isola in alto a destra nell’immagine è Isla Contoy, lunga solo 8,5 km. Parco nazionale, è un importante luogo di nidificazione per più di 150 specie di uccelli; qui vivono anche rare specie animali e vegetali.
Per ulteriori informazioni:
https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Images/2021/11/Cancun_Mexico
Venerdì, 19 novembre 2021