di Lucia Mazzilli
Con un’altezza di 3.265 metri sopra il livello del mare, il massiccio vulcanico Tarso Toussidé è la seconda cima più alta della catena montuosa Tibesti in Ciad (la più elevata del deserto del Sahara).
Toussidé è un vulcano attivo e le sue eruzioni hanno disegnato il suolo, nel tempo, con colate laviche lunghe anche 25 chilometri dense di materiali quali tefra, frammenti di roccia e di vetro vulcanico, lava e cenere.
Gli esperti pensano che Toussidé sia tra i vulcani più giovani della catena Tibesti. Un ampio numero di fumarole (piccole e profonde fessure all’interno o vicino a un vulcano, attraverso le quali emergono i gas) sono attive sulla sua sommità, esalando principalmente vapor acqueo a temperature di 40-60 gradi centigradi. All’estremità destra dell’immagine, si trova la caldera Trou au Natron, situata a un’altitudine di circa 2.450 metri. All’interno di essa numerosi coni vulcanici emettono vapori caldi. Gran parte della superficie della caldera è rivestita da una crosta bianca di sali, inclusa la carbonite di sodio. La caldera ha un diametro irregolare di circa 6-8 chilometri ed è profonda fino a 1.000 metri.
L’immagine è stata acquisita il 21 settembre 2019 nel corso della missione Sentinel-2. Questo satellite è dotato di un rilevatore di immagini multispettrale a 13 bande ed è inserito nel programma dell’European Space Agency (ESA) Copernicus dedicato al monitoraggio della Terra.
Cortesia Copernicus Sentinel data (2019), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO
per ulteriori informazioni:
https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Images/2021/07/Tarso_Tousside_Chad#.YUh5umz7-7o.link
venerdì, 1° ottobre 2021