di Lucia Mazzilli
Il fiume Yukon nasce dalle Montagne Rocciose canadesi, attraversa il territtorio omonimo canadese, percorre l’Alaska per poi sfociare nel mare di Bering. Innumerevoli laghi, paludi e stagni costellano questa immagine del delta dello Yukon. I corsi d’acqua sinuosi e ramificati del fiume sembrano vasi sanguigni che si diramano per racchiudere un organo. Quello del fiume Yukon è uno dei più grandi delta fluviali al mondo e attualmente è protetto come Riserva naturale. Bisonti, capre di montagna, caribù, wapiti (cervi canadesi), renne, buoi muschiati e alci sono solo alcuni degli esemplari che abitano questa zona. L’immagine in copertina è stata catturata dal satellite Landsat 7 il 22 settembre 2002.
USGS/NASA
per maggiori informazioni:
https://www.usgs.gov/media/images/yukon-delta-0
L’immagine qui sotto è, invece, stata raccolta dalla missione Sentinel-2 del programma europeo Copernicus il 29 agosto 2017. Il color sabbia dei canali indica la presenza di una grande quantità di sedimenti che tra maggio e settembre sono sospesi nelle acque dello Yukon. Negli altri mesi la quantità di sedimenti è molto più bassa. Questo fino agli ultimi anni. Gli scienziati hanno, infatti, osservato che le concentrazioni di sedimenti non seguono più questo ciclo, ma rimangono a livelli più alti rispetto al passato. Ciò è da attribuirsi ancora una volta al cambiamento climatico: con l’innalzarsi delle temperature, il permafrost si sta scongelando e i ghiacci si sciolgono in anticipo. A rimetterci per prima è la fauna acquatica: i sedimenti ostruisco le branchie dei pesci, ricoprono i siti dove si riproducono e alterano il loro habitat.
Copernicus Sentinel data (2017), processed by ESA, CC BY-SA 3.0 IGO
per maggiori informazioni:
https://www.esa.int/ESA_Multimedia/Images/2018/01/Yukon_Delta