Chiara Casarico: “il teatro è vita”
di Simona Maria Frigerio
Continuiamo la conversazione con l’attrice, regista e direttore artistico della Compagnia teatrale Il NaufragarMèDolce, iniziata su https://teatro.persinsala.it, entrando più specificatamente nell’ultimo progetto, ossia il Festival Agorà – Teatro e Musica alle radici, che giunge alla sua X edizione e sarà ospitato al Teatro del Lido di Ostia.
Scopo della manifestazione, infatti – e fin dal suo esordio – quello di portare la cultura del teatro anche nelle periferie urbane e in luoghi ‘non deputati’ (scelta fatta anche con il progetto Toc Toc Teatro, di cui abbiamo già scritto). Gli appuntamento con lo spettacolo dal vivo saranno venticinque e interesseranno linguaggi espressivi diversi, dalla performance alla musica, per ben otto settimane – da mercoledì 1° settembre a venerdì 22 ottobre.
Se tra i nomi di spicco del Programma ci sono Civilleri-Lo Sicco (tra i fondatori della Compagnia di Emma Dante) e Moni Ovadia & Giovanni Seneca, è altrettanto interessante notare gli spettacoli per bambini e la proposta di un laboratorio per under 35, intitolato Era Madre. Ma proseguiamo la nostra chiacchierata con Chiara Casarico per saperne di più.
Il Festival Agorà, che organizzate presso il Teatro del Lido di Ostia, arriva al decimo anno. Quali saranno gli ospiti ma anche le novità di questa edizione?
Chiara Casarico: «La prima novità è proprio questa collaborazione con l’Associazione Teatro del Lido che giunge come un grosso attestato di stima e un bel regalo per i nostri 25 anni! Altra importante novità è stata quella di voler invitare compagnie provenienti da tutta Italia, con le quali creare un rapporto di collaborazione e di scambio. Così avremo il Teatro Miela di Trieste, la Compagnia Civilleri-Lo Sicco di Palermo, il Teatro Dallarmadio di Cagliari, Scenica frammenti di Lari-Pisa, il Radicanto di Bari fino ad arrivare in Spagna, a Barcellona, con la Compagnia La Inefable. Tra gli ospiti ci saranno, come di consueto, Lucilla Galeazzi, che sin dall’inizio ha creduto in noi e ci ha appoggiati creando ogni anno uno spettacolo originale scritto per il Festival Agorà e – se riusciremo a reperire tutti i fondi necessari – salperà con noi anche Moni Ovadia!».
Avete fiducia in un ritorno del pubblico a teatro o temete l’effetto negativo del timore del contagio?
C. C.: «Io ho molta fiducia nella voglia di contatto e di cultura che il pubblico ha manifestato in più modi (e lo dimostrano anche le presenze alle due giornate autofinanziate che abbiamo realizzato a settembre scorso). Quindi, sono fiduciosa. Anche perché ho bisogno, come persona e come artista, di pensare positivo. Non vedo l’ora di poter riabbracciare ‘scenicamente’ il nostro caro pubblico».
Dal 14 giugno al 31 luglio avete indetto una campagna di crowdfunding (https://www.produzionidalbasso.com/project/agora-teatro-e-musica-alle-radici-10a-edizione/) per sostenere il Festival. I fondi pubblici scarseggiano nonostante l’azzeramento degli eventi culturali per mesi?
C. C.: «Purtroppo i fondi pubblici non sono mai abbastanza. Ma questo è un problema endemico. Non è di oggi la notizia che l’Italia investe nella cultura molto meno di quello che investono gli altri Paesi europei come Spagna, Germania o Francia. Purtroppo siamo agli ultimi posti in Europa».
Il Fus è stato distribuito: i teatri che l’hanno percepito, non avrebbero dovuto aprire a Compagnie, artisti e progetti redistribuendo tale finanziamento almeno tra le realtà del territorio?
C. C.: «Sì, sarebbe stato corretto. Per esempio, ci domandiamo come mai il Teatro di Roma non ci abbia mandato una proposta per recuperare le due date di Sommerse e salvate di marzo 2020… un gran peccato! Ma sicuramente ci chiameranno. Dovranno riorganizzare parecchie cose. Non abbiamo fretta, non è mica il nostro lavoro…».
Come vede il futuro del teatro in Italia? E i progetti della vostra Compagnia aldilà del Festival?
C. C.: «Difficile. Ma il teatro non morirà mai, perché è necessario, risponde a un bisogno ancestrale di rappresentarsi e di rappresentare la realtà. Abbiamo bisogno di rispecchiamento per definirci e abbiamo bisogno di contatto per esistere e sopravvivere. È una questione di istinto. Ecco, il teatro rappresenta il nostro istinto alla vita. Il teatro è vita. Noi continueremo a progettare, a lavorare e a trovare modi per portare in giro i nostri spettacoli e – dato che ad Agorà nascerà la terza edizione di Zit! – avremo sicuramente un nuovo spettacolo da portare in giro. Continueremo a fare Toc Toc Teatro a pagamento per tutti quelli che lo vorranno, e gratuitamente per tutte le persone che non possono permetterselo, grazie ai finanziamenti che continueremo a cercare (stiamo aspettando diverse risposte, tra le quali quella della Chiesa Valdese per l’autunno). A novembre saremo a Trieste con Figlie di Sherazade e speriamo di recuperare anche una data al Teatro Nazionale di Genova… insomma, noi non ci fermiamo. Chiamateci e arriviamo!».
Venerdì, 18 giugno 2021
In copertina: dall’alto in basso e da sinistra a destra, Chiara Casarico, Tiziana Scrocca, Laura Gentile e Stefano Romanelli (foto gentilmente fornita dagli organizzatori).