Incantati al Chiostro di Santa Maria Novella
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
L’appuntamento con la danza, a luglio, si rinnova nella cornice suggestiva e ricca di storia di Santa Maria Novella. Eccellente location per il Florence Dance Festival, quest’anno, che si giova di un palco di tutto rispetto, di un’ottima acustica e della comoda visione da parte del pubblico grazie a una struttura a gradoni autoportante. Perché una buona fruizione diventa indispensabile quando si assista a uno spettacolo di danza, dove è il gesto che si sposa al ritmo musicale a esprimere idee ed emozioni.
Ed è qui che Mauro Astolfi ha presentato una serie di coreografie, tra le quali spiccano Mysterous Engine e, in chiusura, Rossini Ouvertures.
I danzatori di Spellbound convincono, come sempre, per le loro qualità tecniche e doti interpretative. Le luci soffuse e la semioscurità – uno stilema ormai quasi cliché per la Compagnia – non sempre, però, rendono giustizia alla spazialità e alla complessità delle composizioni della danza a terra (dove Astolfi eccelle).
Detto questo, bisogna anche aggiungere che non sempre le coreografie di Mauro Astolfi convincono del tutto. A volte, il medesimo gesto o presa è utilizzato per esprimere concetti ed emozioni anche molto distanti tra loro – questo si nota, soprattutto, nei movimenti delle braccia spesso decontestualizzati.
La grande fluidità – ed elasticità atletica – dei danzatori in Mysterious Engine si depotenzia in un finale piuttosto ripetitivo, e in quel: «Grazie» che risulta poco conseguente.
Interessante il lavoro in sottrazione di Rossini Ouvertures che, però, è decisamente eccessivo con parte dell’ensemble che resta a più riprese completamente immobile e parte della coreografia (con ben nove danzatori in scena) che si riduce a un movimento della mano o del capo (in un’esibizione che, ovviamente, non si rifà al Butoh). Sull’allegra sarabanda rossiniana il lavoro di contrappunto, di per sé pregevole, svuota di senso la stessa esibizione.
Ed è questa sensazione di mancanza di un universo di senso compiuto che ci pervade. Nonostante la bellezza estetica di un ensemble sempre all’altezza della situazione.
Pubblicato su Artalks.net, il 23 luglio 2018
In copertina: Firenze, Santa Maria Novella. Foto di Travelato_eu da Pixabay.